Ordine del giorno nr. d'ordine 26

Logo Insieme per la Città Metropolitana   Stefano Molena
Nr. d'ordine: 26
Data pubblicazione: 18-09-2025
Proponente: Stefano Molena
Assemblea competente: Consiglio Metropolitano
Oggetto: ORDINE DEL GIORNO: Oggetto: Appello per la libertà di Alberto Trentini
 

ORDINE DEL GIORNO: Oggetto: Appello per la libertà di Alberto Trentini

Premesso che:

Il 15 novembre 2024, Alberto Trentini, operatore umanitario veneziano con oltre dieci anni di esperienza nel settore della cooperazione internazionale, è stato arrestato insieme all’autista della ONG che lo accompagnava, mentre si recava per lavoro dalla capitale Caracas a Guasdualito, nel sud-ovest del Venezuela.

Da allora, Trentini è detenuto in un carcere di Caracas, senza che le autorità venezuelane abbiano finora formulato accuse ufficiali nei suoi confronti, sebbene circolino indiscrezioni su una presunta e improbabile accusa di cospirazione.

L’operatore lavorava per la ONG Humanity & Inclusion, impegnata nell’assistenza umanitaria alle persone con disabilità, ed era presente in Venezuela dal 17 ottobre 2024. Fin dai primi giorni aveva segnalato un "clima ostile".

L’assenza di relazioni diplomatiche ufficiali tra Italia e Venezuela ostacola qualsiasi dialogo istituzionale diretto per una rapida e positiva soluzione del caso, aggravando una situazione già di per sé delicata.

Solo sei mesi dopo l’arresto, il 15 maggio 2025, la famiglia di Trentini ha ricevuto una prima telefonata dall’operatore, che ha rassicurato di essere in buona salute. Tale contatto, reso possibile dagli sforzi della diplomazia italiana, rappresenta un risultato importante ma non sufficiente rispetto alla gravità e alla durata della detenzione.

Sottolineato che:

Il caso è stato menzionato in una risoluzione della Commissione interamericana dei diritti umani (CIDH), organo dell'Organizzazione degli Stati Americani (OAS), della quale fa parte anche il Venezuela. La risoluzione chiedeva chiarimenti sullo stato di salute e sulle condizioni detentive di Trentini, anche se non concordata preventivamente con la famiglia.

Secondo fonti non confermate, il giorno prima dell’arresto Alberto avrebbe comunicato l’intenzione di lasciare la ONG, un dettaglio che rimane poco chiaro e che aggiunge ulteriori incertezze alla vicenda.

La detenzione di Trentini si inserisce in un contesto di fragile legalità, con scarse garanzie processuali e poca trasparenza da parte delle autorità venezuelane.

Considerato che:

È attiva una campagna di solidarietà nazionale e internazionale in favore di Alberto Trentini. La pagina Facebook "Alberto Trentini Libero" raccoglie aggiornamenti e testimonianze sul caso.

Dal 5 marzo 2025 è stato avviato un digiuno a staffetta in segno di protesta e solidarietà.

Il 16 giugno 2025, un corteo di cittadini e attivisti ha percorso simbolicamente il tragitto da Forte Marghera a Piazza Ferretto, a Mestre, con lo slogan:

«Un passo dopo l’altro, un cuore accanto all’altro. Per Alberto. Per non dimenticare. Per farlo tornare a casa!»

Il sito d’informazione La Porta di Vetro, diretto dal giornalista Michele Ruggiero, membro del Comitato Diritti umani e civili del Consiglio regionale del Piemonte, documenta quotidianamente lo sviluppo della situazione e promuove la mobilitazione civica a favore della liberazione di Trentini.

La madre del cooperante, Armanda Colusso, ha più volte lanciato un accorato appello a tutte le istituzioni italiane affinché si facciano sentire con forza:

“Fate presto a liberare Alberto e farlo tornare a casa della sua famiglia”.

Il Consiglio Metropolitano di Venezia impegna il Sindaco e il Consiglio metropolitano:

Ad attivarsi presso il Presidente del Consiglio dei Ministri e il Ministero degli Affari Esteri affinché vengano intraprese tutte le iniziative diplomatiche e istituzionali possibili per garantire:

il rispetto dei diritti umani e processuali di Alberto Trentini;

la verifica delle sue condizioni di detenzione;

il suo rapido rilascio e il ritorno in Italia.

A sostenere e promuovere le iniziative di solidarietà nel territorio metropolitano:

attraverso eventi, incontri pubblici, campagne informative;

favorendo il coinvolgimento delle scuole, delle associazioni e della cittadinanza attiva.

A mantenere alta l’attenzione istituzionale e mediatica sul caso di Alberto Trentini, affinché non venga dimenticato e rimanga al centro dell’agenda politica e diplomatica italiana.

Stefano Molena,  Marco Dori,   Emanuele Rosteghin,  Monica Sambo,  Maria Rosa Pavanello,  Cecilia Tonon,   Andrea Danieletto

Stefano Molena


 
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