Mozione nr. d'ordine 27

Premesso che:

• la società Metro ha annunciato la chiusura, a partire dal mese di ottobre, del punto vendita di via Colombara a Marghera, con conseguente perdita di 33 posti di lavoro;
• tale decisione, assunta unilateralmente dalla proprietà, penalizza pesantemente il territorio, privando le imprese locali – in particolare quelle del settore della ristorazione e del commercio – di un punto di riferimento storico e strategico;
• la chiusura rappresenta un duro colpo per l’occupazione in un’area già fragile, che negli ultimi decenni ha pagato un prezzo altissimo in termini di dismissioni industriali e perdita di posti di lavoro.

Considerato che:

• il Consiglio Metropolitano di Venezia non può restare indifferente di fronte a una scelta che incide sulla vita di decine di famiglie e sull’intero tessuto economico di Marghera;
• è dovere delle istituzioni locali esprimere con forza la propria contrarietà a questa chiusura e attivarsi per chiedere alla proprietà di rivedere la decisione o, in subordine, garantire soluzioni occupazionali alternative ai lavoratori coinvolti;
• è necessario, parallelamente, avviare un ragionamento sul futuro dell’area, che non può essere lasciata in stato di abbandono, ma deve essere inserita in un percorso di rigenerazione e rilancio produttivo e commerciale.

Il Consiglio Metropolitano di Venezia esprime:

• ferma contrarietà alla chiusura del punto vendita Metro di Marghera;
• solidarietà e vicinanza ai lavoratori e alle loro famiglie colpite da questa decisione.

Il Consiglio Metropolitano impegna il Sindaco Metropolitano e la Giunta:

1. a chiedere formalmente alla proprietà di sospendere la chiusura annunciata e aprire un confronto serio e trasparente con le istituzioni locali e le rappresentanze sindacali;
2. a convocare urgentemente un tavolo istituzionale con la Regione Veneto, La città metropolitana, il Comune di Venezia, il Ministero del Lavoro e le parti sociali, con l’obiettivo prioritario di salvaguardare i posti di lavoro;
3. a monitorare e presidiare la destinazione futura dell’area, affinché sia utilizzata in coerenza con le esigenze del territorio e non resti un ulteriore segno di abbandono a Marghera;
4. a riferire periodicamente al Consiglio Metropolitano sugli sviluppi delle interlocuzioni con la proprietà e con le altre istituzioni.